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Le App Vogliono Distinguersi Con Il Proprio Brand

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Ufficio Brevetti Marchi
Le App Vogliono Distinguersi Con Il Proprio Brand

Il fenomeno delle app risulta, a tutt’oggi, consolidato ed in costante crescita. Infatti, la mobilità degli smartphone consente agli utenti di personalizzare i propri device con l’ausilio di app, alcune delle quali assolutamente irrinunciabili. Di conseguenza, quest’ultime hanno “fiutato” l’esigenza di ottenere un riconoscimento ufficiale con la registrazione marchio.

Nel corso dell’ultimo nostro viaggio in Giappone, ci siamo avvalsi di alcune di esse, soprattutto per la mobilità con i mezzi pubblici (metropolitana, bus, tour guidati ecc.). I vantaggi sono indubbi, visto che nel proprio palmo della mano, si poteva viaggiare in assoluta tranquillità, senza dover ricorrere al costante aiuto della popolazione locale. Abbiamo constatato che alcune delle suddette app avevano ottenuto il proprio marchio registrato, visto e considerato che distinguersi e contraddistinguersi sul proprio mercato risulta oramai una questione di sopravvivenza.

Oramai il numero delle suddette app è in costante aumento, è facile trovare un app per tutte le esigenze, gratuite e non, per i vari sistemi operativi IOS ed Android, segno che il mercato è ancora in grado di assorbire le possibili novità. L’alta competizione venutasi a creare tra le suddette app ha determinato la necessità di investire nel brand e, quindi, nel registrare un marchio. Si è in sostanza passati dalla filosofia del “mordi e fuggi”, visto che per loro natura le app sono destinate ad essere superate dall’innovazione, alla necessità di “piantare una bandierina”, nell’ipotesi della creazione di app che hanno ottenuto un costante riconoscimento dai consumatori.

Alla luce di ciò, come decidere quanto dover investire nella propria app? La domanda risulta tutt’altro che di agevole risposta, visto e considerato che non è possibili prevedere in anticipo l’obsolescenza tecnologica della stessa, ossia quanto resterà in vita. Di conseguenza, il quanto costa registrare un marchio potrà risultare irrisorio per quelle app destinate a mantenersi sul mercato nel corso degli anni avvenire, mentre potrebbe risultare oneroso per quelle app destinate a durare una sola estate. Anche in questo caso, il classico suggerimento dell’investimento step by step risulta la miglior soluzione praticabile, per cercare di ottimizzare i propri investimenti.

A nostro avviso, le app per gli spostamenti durante un viaggio risultano sempre molto interessanti per gli utenti, soprattutto quelle dotate di GPS e che funzionano anche offline, visto che non sempre è possibile collegarsi al Wi-fi locale, oppure visto che i vari operatori esteri potrebbero addebitare costi che, a lungo andare, potrebbero rivelarsi onerosi. Di conseguenza, registrare marchio per queste tipologie di app  può aver senso, soprattutto se sono facilmente fruibili e pratiche nell’utilizzo da parte dei vari utenti, che certamente resteranno fedeli alle suddette e saranno, magari, disponibili a versare anche qualche euro del proprio credito per acquistarle sui vari smartphone in uso.

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